UN NUOVO MODO DI FARE WELFARE

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Associazioni di volontariato e dello sport, rappresentanti del mondo scolastico, dei sindacati, patronati, operatori sociali e Amministratori comunali di Galatone si sono riuniti in una tavola rotonda per elaborare insieme un nuovo modo di fare welfare, in una società che sta rapidamente cambiando, manifestando nuove necessità. L’incontro nasce dal desiderio degli amministratori galatonesi di coinvolgere il territorio e di riaffermare l’alto valore civile del sentirsi “ comunità” , e che trova pieno avallo nelle recenti normative, quali la L.328/2000 e la L.R.17/2003, che di fatto rinnovano radicalmente il modo di organizzare l’erogazione dei Servizi Sociali. “Il vecchio modello verticistico non risponde più ai mutati bisogni sociali, dove alle vecchie povertà si aggiungono le nuove”, spiega il dirigente generale dei Servizi Sociali di Galatone, Renata Santese, “questo incontro tra tutti gli operatori sociali, inteso nel senso più ampio, ha posto le basi per un collaborazione preziosissima al fine di individuare i reali bisogni del territorio e costituisce la premessa per l’organizzazione di un tavolo permanente di lavoro che consenta d ognuno di portare le proprie segnalazioni e di concertare con l’ Amministrazione Comunale la programmazione più idonea degli interventi di assistenza.” Una “rivoluzione copernicana” in cui chi è a contatto con il disagio segnala i bisogni, mentre all’Amministrazione compete ruolo di coordinamento degli interventi e delle risorse, e che sta dando nuovo entusiasmo a chi da anni lavora sul fronte del dolore e dell’emergenza. “Fondamentale per un servizio che veramente corrisponda ai bisogni del territorio, sostenere e potenziare la forza propulsiva del volontariato, innescando le giuste sinergie, sia nella fase primaria di individuazione dei bisogni, sia nella fase progettuale coinvolgendo i protagonisti” ha asserito l’Assessore ai Servizi Sociali Annatonia Margiotta, al termine di un incontro che ha valutato “estremamente promettente per questa forte innovazione dei Servizi Sociali.”

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