Dopoguerra e Liberazione in Galatone e nel Salento

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“Dopoguerra e Liberazione in Galatone e nel Salento”. E’ questo il tema del convegno di studio organizzato per sabato prossimo 18 giugno dall’Amministrazione comunale di Galatone. Il seminario, si terrà nel chiostro dei Domenicani, in Galatone con inizio alle 18.30. al saluto del Sindaco Luigi Vaglio faranno seguito gli interventi di Gianni Donno (Il dopoguerra italiano e salentino) Franco Terzulli (Profughi e campi sulle coste del Salento) e Vittorio Zacchino (I senza patria di Anders. Problemi salentini e internazionali) e le vive testimonianze di chi ha vissuto e si è anche reso protagonista del dopoguerra in questa terra. I lavori riprenderanno dopo una pausa musicale con le presentazioni di Giovanni Invitto, su “Liberi e ribelli” di Enzo Bianco, di Gigi Montanato su “Nino Liberto salentino era un soldato” e di Cristina Martinelli si “I papaveri di Mocassino”. Le conclusioni sono affidate al sen. Giovanni Pellegrino, Presidente della Provincia di Lecce. L’iniziativa dell’amministrazione Comunale nasce su proposta del consigliere Giuseppe D’Oria che ha avvertito “la necessità di recuperare compiutamente la verità storica del territorio, costellata di episodi si sacrifico, di disponibilità di accoglienza da parte della gente di Galatone verso ebrei e polacchi. Gli atti del convegno saranno poi pubblicati nei quaderni della Biblioteca comunale perchè la conoscenza della parte generosa e attiva avuta dalla nostra gente nel dopoguerra sia diffusa nella scuole”. La mostra è affiancata da una mostra documentaria e fotografica allestita nel palazzo Marchesale realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato di Lecce a cura di Maria Rosaria Tamblè e di Vittorio Zacchino. La mostra” Memorie per il Futuro” resterà aperta al pubblico sino al 26 giugno (dalle oer 18 alle ore 21) e nel corso della settimana si terranno incontri sul tema con lo scrittore Raffaele Nigro, l’umanista Donato Valli, il sen. Giovanni Pellegrino, letture e recital. “La cultura è il primo volano del progresso di una società - spiega il sindaco Luigi Vaglio- Anche questa iniziativa culturale dunque è occasione preziosa per tutti i cittadini galatei di conoscere meglio una pagina della nostra storie e una parte edificante della nostra identità. Accanto al ricordo doveroso della sofferenza per scongiurare il ritorno degli orrori della guerra, si pone l’esempio di generosa umanità dato dai nostri nonni e padri: una preziosa lezione di solidarietà, altro valore cardine del nostro modo di intendere la comunità”.

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